Novità e approfondimenti sul settore termoidraulica

Autore: Idroidea 30 nov, 2021
Ma chi lo dice che l'asciugatrice a gas si usa solo d'inverno? Dry-Soft è l’asciugatrice a gas prodotta da Rinnai che punta a massimizzare l’efficienza dei cicli d’asciugatura garantendo il minimo impatto ambientale. Rinnai Dry-Soft è più veloce e economicamente più vantaggiosa di un’asciugabiancheria elettrica. Inoltre è compatta e può essere posizionata anche sopra la lavatrice grazie alle speciali staffe appositamente progettate. I benefici rispetto a un'asciugatrice elettrica sono molteplici:
RISPARMIO: fino al 70% in meno rispetto ad un ciclo elettrico.
VELOCITÀ: tempi di asciugatura dimezzati e massima silenziosità (ciclo base dalla durata media di 1h).
DELICATEZZA:
rispetto all'asciugatura elettrica, che tende a seccare le fibre e caricarle di elettricità statica, Dry-Soft lascia i capi più morbidi e li preserva nel tempo.
IGIENE E SPAZIO: L'asciugabiancheria conviene! A differenza dell'asciugatura a filo, con Rinnai Dry-Soft si risparmia tempo e spazio. I capi inoltre non sono più esposti ad agenti inquinanti, polveri, muffe e allergeni.
NO STIRO:
le fibre ancora calde del bucato possono essere stese col solo passaggio delle mani, così molti capi possono essere riposti nell'armadio evitando completamente di stirarli.
CORRETTA CON L'AMBIENTE: immette 1/4 dell'anidride carbonica di una normale asciugatrice elettrica.
Dry-Soft può essere installata all'interno o all’esterno della vostra abitazione.
Autore: Idroidea 30 nov, 2021

13/12/2016   – Dal 1° gennaio 2017 gli impianti centralizzati di riscaldamento e di fornitura di acqua calda sanitaria condominiali, per   rimanere in esercizio, dovranno allinearsi agli obblighi previsti dal   DLgs 141/2016     che recepisce la direttiva   2012/27/UE         sull’efficienza energetica. Impianti di riscaldamento condominiali: i nuovi obblighiLa Legge impone che entro il 31 dicembre 2016 vengano installati sistemi per la misurazione del calore di ciascuna unità abitativa. Questo consentirà di distribuire in maniera equa i costi, premiando i comportamenti virtuosi dei condomini più attenti nella gestione dell'impianto e della propria abitazione con la misura dei consumi effettivi, superando l'attuale modello di calcolo che fa riferimento alla sola superficie dei locali e non penalizza coloro che “sprecano calore”.

 

E’ possibile derogare all'installazione del sistema di contabilizzazione soltanto nel caso in cui un tecnico abilitato dichiari la sussistenza di precisi motivi di non fattibilità tecnica o l’antieconomicità degli interventi. In tal caso sarà possibile suddividere l’importo complessivo tra gli utenti finali attribuendo una quota di almeno il 70% agli effettivi prelievi volontari di energia termica e suddividendo gli importi rimanenti secondo altri metodi (millesimi, metri quadri, metri cubi o altro). Nuovi obblighi per il riscaldamento: gli attori coinvoltiL’intervento di realizzazione della termoregolazione e contabilizzazione coinvolge: amministratore; progettista dell’impianto di termoregolazione e contabilizzazione (tecnico abilitato); installatore dell’impianto; direttore dei lavori; collaudatore; proprietario dell’unità immobiliare.

 

La procedura inizia con la raccolta di alcune informazioni da parte dell’amministratore (in collaborazione informale con un tecnico di fiducia), al fine di preparare l’assemblea preliminare in cui informare i condomini sugli obblighi di legge e proporre l’iter corretto per la realizzazione della termoregolazione e contabilizzazione.

 

Una volta ricevute le offerte professionali, si affida l’incarico di progettazione al professionista incaricato che predispone il progetto. L’amministratore, una volta raccolte le offerte di installazione, convoca l’assemblea per la decisione dell’affidamento dell’appalto di installazione. Impianti centralizzati: come si divideranno le speseNegli impianti condominiali centralizzati soggetti all’adeguamento le spese per il riscaldamento si dovranno ripartire secondo la norma tecnica UNI 10200 che lega il costo agli effettivi consumi di energia termica utile e ai costi generali per la manutenzione dell’impianto, non più ai millesimi di proprietà.

 

La procedura di ripartizione della spesa totale di riscaldamento e acqua calda sanitaria secondo la UNI 10200 richiede quindi alcuni passaggi che possono essere così riassunti:

 

1) determinare la spesa totale;

 

2) determinare l’energia utile prodotta;

 

3) calcolare il costo unitario dell’energia utile, ovvero il costo dell’energia all’uscita dal generatore;

 

4) ripartire l’energia utile totale fra consumi volontari (prelievi di energia) e involontari (dispersione dell’impianto);

 

5) ripartire l’energia utile volontaria in base alle letture delle apparecchiature;

 

6) ripartire l’energia utile involontaria in base ai millesimi di riscaldamento.

 

Mancato adeguamento: le sanzioniDal 1° gennaio 2017 (salvo proroghe), l’inadempienza agli obblighi di adeguamento degli impianti saranno sanzionati con una multa che va dai 500 ai 2.500 euro. Le sanzioni potranno riguardare sia il condominio che il singolo proprietario dell’unità immobiliare.

 

Per dare ai proprietari più tempo per adeguarsi,   Confedilizia     ha chiesto di rinviare di   un anno l’applicazione delle sanzioni in caso di inadempienza all’obbligo di installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore nei condomìni. Per il momento però, le richieste della confederazione sono rimaste inascoltate.

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